Articolo pubblicato su www.basketinside.com il 30 gennaio 2013

Lo scorso weekend ho raggiunto il sud della nostra provincia, Scauri, uno dei luoghi in cui la pallacanestro si pratica da tempi remoti (una tradizione sportiva che affonda le sue radici nel 1948/49) in tutti gli angoli di questo splendido posto di mare. Il Palazzo, il PalaBorrelli, sorge a poche decine di metri dalla spiaggia, diviso da un piazzale intitolato a Luigi Ranieri, atleta e coach scomparso nel 2005 all’età di 46 anni. È proprio lui l’anello di congiunzione dell’incontro svoltosi sul parquet di Scauri domenica 27 gennaio tra il Basket Scauri e la Pallacanestro Trapani. L’atleta scaurese fu determinante nella prima, storica, promozione della Pallacanestro Trapani in serie B. Rimase in maglia granata due stagioni: 1982/’83 e quella successiva, in cui la Pallacanestro Trapani del tempo, allenata da Mimmo Trivelli, conseguì una comoda salvezza, sempre in serie B. Le realtà e la storia cestistica della Pallacanestro Trapani ed il Basket Scauri sono per certi aspetti diverse, ma per altri molto simili. Si ritrovano nello stesso girone di DNB: lo Scauri milita in questa categoria dal 2008, il Trapani è salito la scorsa stagione dopo aver disputato un campionato di C1 senza macchie. La gara a cui abbiamo assistito domenica, equilibrata, combattuta, sanguigna, e vinta sulla sirena dell’ultimo quarto per 70 a 72 grazie ad una realizzazione di Ariel Svoboda, è stata l’incontro dei tifosi, l’incontro del cuore. Il pubblico dello Scauri è sempre stato per tradizione molto partecipe e determinante anche in situazioni difficili. Infatti, proprio alcuni tifosi, ex atleti e sostenitori, hanno dato vita, nel giugno scorso, al “Comitato Promotore Sostenitori Basket Scauri” per evitare l’annunciato ritiro della società dal campionato DNB dopo la perdita dello sponsor maggiore. Il Comitato ha raccolto 30.000 euro contribuendo all’iscrizione al campionato della squadra e contiua a sostenere la Società. I tifosi granata non sono da meno. Sempre vicini alla loro squadra, hanno vissuto un Campionato 2010/2011 segnato dalle difficoltà economiche della società che non riusciva più a garantire gli stipendi a giocatori e tecnici. Giovanni Benedetto, allora coach del Basket Trapani, racconta che il 18 dicembre 2010, con i sei senior si riunì in una stanza e decisero, nonostante tutto, di andare avanti. Lo dovevano a loro stessi ed ai Trapanesi. Se qualcuno se ne fosse voluto andare, quello sarebbe stato il momento. Non se ne andò nessuno. I tifosi Granata tappezzarono il Palailio con le foto di squadra e tecnici ed una grande scritta : “I nostri eroi”. Vinsero il campionato guadagnando la Lega due. Fu grande festa.
l’Associazione Trapanesi Granata diede vita all’ “Azionariato popolare per il Basket Trapani”, l’unica Associazione riconosciuta di questo tipo nel mondo della pallacanestro italiana. Seguì una campagna di raccolta fondi (più di 60.000) a favore dell’allora società “Basket Trapani”. Servì a poco.
Per l’iscrizione alla nuova lega si verificarono dei colpi di scena: l’Assemblea di Legadue del presidente Bonamico respinse l’iscrizione della società granata, bocciatura confermata dall’Alta Corte di Giustizia del Coni per i parametri di bilancio non corretti rilevati dalla Comtec, organo di controllo federale.
Il Basket Trapani, rilevato poi da Pietro Basciano e variato il nome in Pallacanestro Trapani, scivolò in C1 nella stagione 2011/2012. Di quella squadra di “Eroi” in campo c’era Ariel Svoboda, autore del canestro della vittoria di domenica, Luca Tardito, il Coach Flavio Priulla, sugli spalti Francesco Lima, accanto venuto a salutare i suoi ragazzi Leonardo Ortenzi e una ventina di fantastici tifosi Granata, gli stessi che non hanno mai lasciato soli i ragazzi. Questa è la passione. Questa è la parte buona dello Sport, aldilà di tabellini, classifiche e cronache. Onore dunque alle due tifoserie, la Scaurese e la Trapanese, esempio di grande spirito sportivo vero.

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2 risposte

  1. […] Il loro filo conduttore sarà sempre Gigi Ranieri che a Scauri cresce come atleta prima e come allenatore poi, fino alla sua prematura scomparsa nel 2005. Ranieri fu uno dei protagonisti della promozione della Pallacanestro Trapani in serie B. In maglia granata dal 1982 al 1984, è ricordato, in un articolo a firma di Fabio Tartamella (ufficio stampa basket Trapani) come un uomo “estroverso, talentuoso, imprevedibile…elegantissimo nei movimenti…un tiratore mortifero…rappresentava la quintessenza del giocatore che rimaneva sempre se stesso, qualunque fosse l’avversario di fronte a sé” […]

  2. […] Il loro filo conduttore sarà sempre Gigi Ranieri che a Scauri cresce come atleta prima e come allenatore poi, fino alla sua prematura scomparsa nel 2005. Ranieri fu uno dei protagonisti della promozione della Pallacanestro Trapani in serie B. In maglia granata dal 1982 al 1984, è ricordato, in un articolo a firma di Fabio Tartamella (ufficio stampa basket Trapani) come un uomo “estroverso, talentuoso, imprevedibile…elegantissimo nei movimenti…un tiratore mortifero…rappresentava la quintessenza del giocatore che rimaneva sempre se stesso, qualunque fosse l’avversario di fronte a sé” […]

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