Skonvolti Scauri

Appunti di viaggio tra la storia, gli aneddoti ed i personaggi di due squadre che vivono la pallacanestro con grande passione e con la volontá di regalare sogni al territorio. Perché il movimento ha bisogno di emozioni.

Domenica 11 ottobre.
Arrivo a Scauri per la gara tra la squadra di coach Addessi contro l’Aquila Palermo. La formazione siciliana, dopo aver sofferto la pressione dei padroni di casa, trova la soluzione per poter portare a casa la partita. Coach Tucci ed i suoi approfittano del blackout di Simone Bagnoli e della stanchezza e poca fortuna di Ariel Svoboda. Il gruppo del sud pontino non riesce a difendere il campo e Palermo strappa una vittoria di stretta misura.
Il PalaBorrelli non era gremito al solito, ma rimango sempre colpita dalla grande partecipazione ed organizzazione della tifoseria che, al termine della gara, accoglie la volontá del gruppo di tifosi al seguito dell’Aquila, di far dono della loro sciarpa agli antagonisti, sotto il gigantesco poster di Antonio Luberto, capo degli “Ultras Skonvolti Scauri” scomparso improvvisamente nel dicembre 2011.
Nonostante le numerose storie, problematiche, cambi di denominazione, societá e persone, i tifosi sono sempre lî sugli spalti, guidati da Eugenio, un personaggio incredibile e trascinante, vera attrazione delle partite casalinghe della squadra del sud pontino.
Lo abbiamo visto, come un vero professionista, andare via con asciugamano al collo e valigetta con cambio al seguito.

La giornata si chiude.
Parto al seguito della squadra di Gianluca Tucci per intraprendere un piccolo tour cestistico siciliano che possa portarmi via dalle ultime polemiche che hanno coinvolto me ed il mio lavoro.
La Sicilia ë una terra ricca di tradizioni e lo sport gioca un ruolo fondamentale nella cultura di questa terra. Un luogo pieno di contraddizioni, cosî bella e cosî sfortunatamente figlia di scelte sociali e storiche che hanno lasciato il segno in ogni suo angolo. Ma lo sport, nella fattispecie il basket, é nel cuore dei siciliani. Nel cuore della Serie A, con Capo d’Orlando, nella serie A2, con Agrigento, Barcellona Pozzo di Gotto e Trapani, e nella serie B, con la Nuova Aquila Palermo.
É il PalaMangano che mi accoglie, per il consueto allenamento della squadra di Rizzitiello e compagni. Una bella struttura dove, appena si entra, si viene catalizzati dalle gigantografie di Falcone e Borsellino.
La loro presenza si respira ovunque. La storia di questa cittá é talmente legata alle terribili vicende di 23 anni fa che non mi stupisce ritrovarli anche qui. Il DS Francesco Lima mi racconta di un torneo che viene organizzato ogni anno e che vede scendere in campo la nazionale basket magistrati. Lo sport che sposa la legalitá e alimenta i ricordi.
Il PalaMangano é la casa della Nuova Aquila Palermo.
La squadra del presidente Salvatore Rappa ha raccolto la sfida di traghettare la cittá nei massimi campionati di categoria e, nel 2013, a seguito della fusione tra l’Aquila Basket e la Nuova Pallacanestro Palermo, la neonata Nuova Aquila Palermo si iscrive al campionato di Serie C. Concluderá la stagione con 30 vittorie e 3 sconfitte, salendo di categoria.
Nella stagione seguente la Societá chiama il DS Francesco Lima ed il Coach Gianluca Tucci (entrato in corsa in sostituzione di Paolo Marletta).
Arrivano ad un passo dal sogno dell’A2 che si infrange nei playoff in gara 3 contro Agropoli. La Società biancorossa chiude un anno memorabile che fa ben sperare per la stagione a venire. Un anno in cui si sono centrati risultati che mancavano alla cittá da ben 50 anni!
Coach Tucci viene confermato ed a supporto di un disegno ancora più completo, viene chiamato a Palermo Coach Leo Ortenzi in qualitá di responsabile del settore giovanile. Il progetto é ambizioso : regalare a Palermo una squadra ed una scuola di basket competitiva.
Preparo la mia borsa. Destinazione Trapani.
Ma questa è un’altra storia.

(Foto a cura di imagestudio.it)

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