Palabianchini: teorie di comunicazione e il programma #BEACTIVE -

Forse non tutti sanno che quella che sta per iniziare è la settimana europea dello sport. #BEACTIVE è un’iniziativa della Commissione Europea volta a promuovere la partecipazione sportiva e l’attività fisica nei Paesi membri dell’Unione.

Pensate che per l’Italia la struttura di coordinamento degli eventi e delle attività che si svolgeranno a livello nazionale, è stata individuata nell’Ufficio per lo sport della presidenza del Consiglio dei Ministri. Come potrete individuare nella grafica che segue, è stato anche lanciato un hashtag #BEACTIVE per monitorare tutte le conversazioni sportive che verranno lanciate nel mondo del digital.

 

beactive

 

Cosa ha a che fare il PalaBianchini con la campagna #BEACTIVE?

Beh… nulla.

O meglio, potrebbe essere l’esempio di come, talvolta, la realtà è completamente scollegata dalle dinamiche territoriali. Anche l’assenza di una comunicazione adeguata, nella gestione di una crisi, come può essere stata quella del problema della struttura del Palabianchini, è andata a discapito dell’utente che, in questo caso, è il cittadino, sportivo, amante dello sport e tifoso.

I tifosi non sono una popolazione a parte: sono uomini, donne, bambini e tra loro ci sono anche alcune minoranze etniche, persone con handicap, utenti e cittadini che chiedono solo un posto dove coltivare quello che per l’Europa è normale e andrebbe incentivato. Sorrido pensando a quanto vogliamo essere a tutti i costi Europei e quanto invece rimaniamo ancorati a status provinciali e non in linea con il mondo intorno a noi.

 

Il Caso Palabianchini: i video reportage e la comunicazione verso il cittadino

 

 

Mi spiego meglio. Nell’affaire del PalaBianchini, (descritto anche in un articolo per basketinside.com) di cui riporto i due contributi video, il primo girato il 6 settembre ed il secondo il 17 settembre, sembra di essere davanti al televisore. La TV, come sapranno tutti, è un mezzo di comunicazione unidirezionale che non consente l’interazione con chi emette la notizia. Invece nelle basi della comunicazione moderna, il modello è basato sulle conversazioni e questi due video hanno sviluppato tante conversazioni, condivisioni ed engagement.

 

 

L’assenza di conversazioni digitali e tradizionali

Il Comune è chiamato in causa ma non ha attivato le conversazioni necessarie sui social e nel web. Non si è mosso nemmeno con i vecchi sistemi: era sufficiente che il tifoso, una volta giunto al PalaBianchini, avesse trovato una comunicazione, un avviso, un cartellone affisso.

Gli utenti vogliono sapere cosa succede in tempo reale, quali lavori e con quali scadenze e quanto dovranno ancora attendere per accedere nuovamente alla struttura (interdetta ai tifosi di Pallacanestro, Pallavolo e Calcio a 5 …tutte squadre di Serie A).

La percezione che ho è che manchi, nella macchina del comune, quel comparto aziendale che si dovrebbe occupare di curare la comunicazione verso il cittadino (magari anche che collazioni le iniziative Europee e si faccia promotore di manifestazioni) perché, con semplici mezzi (una pagina Facebook ad esempio, visto che viviamo in un’era digitalizzata ed i tifosi sono tutti online)

è possibile rassicurare TUTTI dell’operato del Comune.

 

L’esempio di Cavallino Treporti

Ora vi voglio portare un esempio. Cavallino Treporti, 13.000 abitanti ed un flyer per sponsorizzare la settimana #BEACTIVE. Cavallino Treporti ha un bel sito internet dinamico, tre profili social attivati e appare predisposto alle conversazioni con i suoi utenti.

beactive cavallino tre porti

Un caso che sia il luogo di residenza del mio socio nerd del progetto Sportdigitale.com, Flavius Florin Harabor. Il suo comune ha “approvato il progetto di fattibilità per la riqualificazione, ampliamento e omologazione del Palazzetto Azzurri d’Italia di Ca’ Savio” proprio oggi.

 

Io oggi racconto di un Palazzetto vuoto