Latina Basket. Gramenzi e Di Manno di nuovo al lavoro -

Ho incontrato Coach Franco Gramenzi e Coach Giuseppe Di Manno in maniera informale, al termine della stagione, per confrontarci, assieme ad alcuni colleghi, sull’anno appena trascorso.

Una stagione che è stata, nel complesso, molto positiva, durante la quale si sono centrati gli obiettivi prefissati ad inizio campionato: la permanenza in Serie A2. Probabilmente è stato fatto ancor di più dal momento che si è sfiorata la possibilità dell’accesso ai playoff, fino all’ultima giornata. Certo la conclusione non è stata delle migliori, nonostante l’ultima vittoria sia arrivata dopo un lungo periodo di digiuno. La squadra ha tenuto un ritmo abbastanza costante per poi perdere l’equilibrio completamente durante le ultime 6 gare, collezionando 5 sconfitte consecutive e rianimandosi solamente durante l’ultima gara casalinga contro la NPC Rieti giocata il 21 aprile.

Resta l’amaro soprattutto per la sconfitta subita in casa per mano dell’Agropoli. Quella che doveva essere una partita semplice e scontata si è rivelata una medicina fatale per Uglietti e compagni. Questo, alla fine, è il senso del gioco, dove non vincono i pronostici e i numeri ma la mentalità del gruppo.

Ne sanno qualcosa Gramenzi e Di Manno, con il loro difficile e complicato lavoro che non si ferma mai. Tenere unito un gruppo di uomini e cercare di interpretare e mediare i loro comportamenti e i loro rapporti, non è cosa semplice. Durante la stagione, mi raccontano, ci sono stati fisiologici momenti di sconforto, dovuti agli infortuni oppure alle gare che non hanno portato il risultato sperato: ma Latina è riuscita a prender forza in maniera costruttiva anche nel momento della sconfitta. Sono stati corretti tanti errori, migliorate le performance a rimbalzo e scoperto nuove possibilità di alternanza di quintetti, forse anche grazie all’indisponibilità di qualche atleta come Rullo.

Si è dato tanto spazio ai giovani:

basti pensare a Giotto Mathlouthi. Abbiamo sorriso insieme ripensando a quante volte è stato sbagliato il suo nome durante le cronache nei palazzetti avversari. I giovani sono stata l’arma che ha concesso a Latina di poter giocare e allenarsi anche nei momenti in cui ci sono state tante indisponibilità e la loro presenza è stata utile a tenere alta la qualità del gioco. Il ringraziamento, da parte degli allenatori, va a Cavallo, Di Prospero, Piccinini, Ambrosin, Tricarico, Di Santo, Di Ianni e tutti i ragazzi: questa società è sulla loro crescita che punta e tutto il progetto Latina Basket ruota attorno al vivaio nerazzurro.

Di questa annata positiva rimarrà impressa la forza e la costanza di Mitch Poletti, uno dei prospetti migliori di questo campionato e la generosità di DeShields e Passera, quest’ultimo impotente osservatore dalla panchina visto il suo infortunio che gli ha fatto saltare la fine della stagione. Ma la squadra intera, ogni atleta per le sue specifiche qualità, ha saputo dare un grande contributo al gioco.

Gramenzi e Di Manno sono già al lavoro: il gruppo non lo si crea solo in campo, ma passo passo, a cominciare da questa fase embrionale di quella che sarà la prossima stagione. Il vantaggio è la fiducia che la Presidenza ha voluto riporre in un progetto a lungo termine, costruito sulle professionalità di questi due uomini pronti a valutare quali saranno gli attori della prossima stagione.

 

Credits photo Fabrizio Di Falco

articolo pubblicato su Basketinside.com